BREVE DESCRIZIONE DEI LUOGHI DEL PERCORSO: L'area interessata è quella del torrente Cellina, il margine golenale in sponda destra, tra l'affaccio di Ravedis a Montereale Valcellina e il Partidor di San Leonardo. Un tratto di circa 10 km che presenta numerosi punti di interesse che parlano della domesticazione dell'acqua - della sua energia, della sua necessità.
Il percorso è per la quasi totalità su pista sterrata, non presenta alcuna difficoltà né attraversamenti stradali. Vi si può accedere o a Montereale Valcellina – nei pressi di Palazzo Toffoli, giù per la discesa a fianco del margine nord del parcheggio –, o a San Leonardo Valcellina al termine della lunga Via Partidor.
La forma è quella della mostra naturale, in pratica un percorso a cielo aperto, sempre disponibile, gratuito, adeguatamente illustrato per permettere ad ogni elemento di parlare per sé e comprendere rimandare agli altri. A piedi o in bicicletta lungo la via si incontrano 8 stele che richiamano l’attenzione del visitatore a guardarsi attorno per avvicinare le silenti tracce del passato: rovine, riadattamenti, abbandoni, nuove costruzioni, terzo paesaggio. Sulla stele vi sono le prime indicazioni; possono essere ampliate puntando con lo smartphone il codice QR lì apposto.
Iniziativa partecipata a cura dell’Associazione culturale Progetto Pellegrin di San Leonardo Valcellina con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Montereale Valcellina e l’Associazione Lis Aganis – Ecomuseo delle Dolomiti Friulane
Qui comincia la nostra storia, lì dove il torrente Cellina si affaccia alla pianura. Poco dopo la metà del suo scorrere dalle sorgenti clautane all'incontro con il Meduna.
Montereale da solo vale un'altra storia. Qui un guado, le rogge e i primi mulini; su uno di essi Menocchio ha macinato grani, anche idee per una nuova cosmogonia.