Museo della Vita Contadina "Diogene Penzi" - sezione "Lavoro ed Emigrazione"
Cavasso Nuovo
INDIRIZZO CELLULA: Piazza Plebiscito 12, 33092 Cavasso Nuovo, PN
TEL: 348 1304726
E-MAIL: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
GESTORE: ERPAC FVG
ORARI DI APERTURA: Giovedì e venerdì: 10.00-13.00
Sabato e domenica: 10.00-13.00 / 15.00-17.00
SITO INTERNET: https://museoemigrazione-cavasso.regione.fvg.it/
BREVE DESCRIZIONE: Il Friuli è stato oggetto in un recente passato di molte vicende legate all’emigrazione, esperienza che ha coinvolto praticamente ogni famiglia friulana. La sezione “Lavoro ed emigrazione” del Museo della vita contadina “Diogene Penzi” di Cavasso Nuovo ospita le testimonianze di questo fenomeno tramite fotografie, oggetti, documenti che raccontino del “lâ pal mont” (l’andare per il mondo in cerca di fortuna) e che offrono un quadro abbastanza completo dei flussi migratori e delle mete dei lavoratori del Friuli occidentale. L’obbiettivo dell’esposizione è quello di presentare quelle tipologie di mestieri, come mosaicisti e terrazzieri che sono stati trasmessi all’estero grazie ai fenomeni migratori e hanno permesso a molti friulani di diventare abili professionisti e far parte di quell’aristocrazia operaia che ancora oggi è motivo di vanto per la loro terra d’origine. La mostra è stata inoltre creata al fine di costituire uno spazio dove i friulani residenti in patria e quelli all’estero possano incontrarsi, conoscersi e dialogare, offrendo loro numerosi e interessanti seminari formativi, conferenze, testimonianze e pubblicazioni.
TEL: 348 1304726
E-MAIL: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
GESTORE: ERPAC FVG
ORARI DI APERTURA: Giovedì e venerdì: 10.00-13.00
Sabato e domenica: 10.00-13.00 / 15.00-17.00
SITO INTERNET: https://museoemigrazione-cavasso.regione.fvg.it/
BREVE DESCRIZIONE: Il Friuli è stato oggetto in un recente passato di molte vicende legate all’emigrazione, esperienza che ha coinvolto praticamente ogni famiglia friulana. La sezione “Lavoro ed emigrazione” del Museo della vita contadina “Diogene Penzi” di Cavasso Nuovo ospita le testimonianze di questo fenomeno tramite fotografie, oggetti, documenti che raccontino del “lâ pal mont” (l’andare per il mondo in cerca di fortuna) e che offrono un quadro abbastanza completo dei flussi migratori e delle mete dei lavoratori del Friuli occidentale. L’obbiettivo dell’esposizione è quello di presentare quelle tipologie di mestieri, come mosaicisti e terrazzieri che sono stati trasmessi all’estero grazie ai fenomeni migratori e hanno permesso a molti friulani di diventare abili professionisti e far parte di quell’aristocrazia operaia che ancora oggi è motivo di vanto per la loro terra d’origine. La mostra è stata inoltre creata al fine di costituire uno spazio dove i friulani residenti in patria e quelli all’estero possano incontrarsi, conoscersi e dialogare, offrendo loro numerosi e interessanti seminari formativi, conferenze, testimonianze e pubblicazioni.
