Al Ristorante Da Regina di Polcenigo, il PRIMO PREMIO MATTIA TRIVELLI, 4^ Edizione!
Martedì 8 dicembre nel bellissimo borgo di Poffabro a Frisanco, alla presenza dell’Assessore regionale Cristiano Shaurli, il Presidente dell’Ecomuseo Lis Aganis Giampaolo Bidoli, il Commissario della Comunità Montana Andrea Carli, il Direttore di Montagna Leader Giuseppe Damiani, del Sindaco di Frisanco Sandro Rovedo e dello Chef Paolo Zoppolatti è stato proclamato il vincitore del Premio Mattia Trivelli, 4^ Edizione, alla presenza dei giudici Ubaldo Alzetta, Presidente dell’Associazione Produttori Pitina, Bepi Pucciarelli, giornalista enogastronomo, Giorgio Viel dell’Accademia Italiana della Cucina - Centro studi territoriale.
Al Premio Mattia Trivelli hanno partecipato 31 ristoratori che, a giudizio della giuria di esperti hanno realizzato con maestria e creatività degli ottimi piatti con la Pitina quale ingrediente principale spesso in abbinamento con altri “prodotti simbolo” del territorio: la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa, il Formai dal Cit ed il Formaggio Asìno, l’olio di Caneva, le erbe spontanee, la polenta in versione tradizionale o “rielaborata”.
La maggioranza dei partecipanti ha scelto per l'abbinamento vini del territorio (ovvero delle Grave pordenonesi).
Inoltre i piatti in concorso sono stati votati via internet da circa duecento fans e il più votato, con 49 segnalazioni, è stato “Gnocchetti, porro e Pitina piccante” della Trattoria Tre Corone di Spilimbergo.
Il Premio Trivelli 2015, organizzato dall'Associazione Lis Aganis - Ecomuseo Regionale delle Dolomiti Friulane, nell'ambito del progetto “La Pitina Prodotto Culturale” è stato assegnato al piatto “Cappellacci ripieni co polenta in concia, vellutata di zucca e dadolata di Pitina”, presentato dal ristorante Da Regina di Polcenigo, un piatto che si potrebbe definire perfetto, se non sapessimo che la perfezione non esiste. La famiglia Modolo - che lo gestisce - fa parte di quelle che portano orgogliosamente avanti, generazione dopo generazione, la tradizione della Pedemontana (Aviano, Budoia, Polcenigo, Montereale): terra di cuochi, appunto. Quando l'arte cucinaria fa parte del DNA familiare, elementi della tradizione “povera” (polenta, frico, Pitina) rielaborati con un pizzico di genio, danno vita a un piatto memorabile.
Sono inoltre stati assegnati dei premi speciali della giuria a 4 piatti, simpaticamente ribattezzati.
“Il ricco e il povero”: il ricco è un fungo ipogeo, il povero un salume; il piatto è “Ravioli alla Pitina e tartufo nero” proposto dalla Trattoria Al Forno di Sequals. Il tartufo è quello nero, meno pregiato del bianco ma pur sempre ricercato e costoso. Ricco e povero sono stati trattati dal cuoco con pari dignità, così come in trattoria e in osteria vengono trattati con pari attenzione e cordialità i commensali, siano essi gourmet in cerca di emozioni o lavoratori in pausa pranzo.
“Lo studio apre la mente... e non solo!”: con questo slogan si è voluto segnalare il progetto, frutto di un impegnativo lavoro di ricerca e sperimentazione che ha portato lo staff dell'Osteria Vecchia Anima di Maniago a elaborare un piatto che si è messo in evidenza per la presentazione originale e di grande effetto scenografico: ”Un fiore in zucca”, ovvero un “fiore” di frico che racchiude uno gnocco di Pitina e che sboccia nel piatto quando viene amorosamente annaffiato... Assolutamente da vedere! E da assaggiare ovviamente.
Altro premio speciale, è stato assegnato all’”Involtino Magredi ripieno di Pitina, Montasio e sedano rapa” presentato da Gelindo dei Magredi di Vivaro. Un secondo piatto pensato non solo per il concorso, ma anche per essere messo in menu e proposto tutti i giorni, per far provare gusto e profumo della Pitina anche a chi non è ancora pronto per provarla “come una volta”... Un piatto gustoso e semplice al palato, ma dietro il quale ci sono grande professionalità e, anche qui, ricerca (riuscita) di equilibrio di sapori.
La Pitina è stata il primo Presidio Slow Food nella nostra Regione, la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa è arrivata allo stesso riconoscimento in tempi più recenti. Dall'incontro di questi due Presìdi è nato un ghiotto antipasto, il “Tortino di patate alla Pitina e Cipolla Rossa di Cavasso” che ha portato nell'albo d'oro del Premio Trivelli l’Osteria Ponte Antoi di Barcis.
Tutti i premi sono stati realizzati dal laboratorio di ceramiche artistiche “La Fornacina” di Nicola Rigo.
Complessivamente, dal 2012 a oggi, ben 53 ristoratori hanno partecipato almeno una volta al premio, presentando 99 ricette a base di Pitina… e anche per il 2016 aspettiamo nuove delizie per il palato.