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342^ Sagra dei Thest a Polcenigo

Sabato 5 / Domenica 6 Settembre 2015 - Polcenigo (Pn)

La tradizionale “Sagra dei Thést” è arrivata ormai alla 342^ edizione, mantenendo il suo fascino e prolungando nel tempo tradizioni e consuetudini della comunità di Polcenigo.

Ogni anno sono migliaia le persone che si danno appuntamento in piazza per ammirare e comprare i prodotti tipici di questo e di altri settori dell'artigianato locale, dal vimini al giunco, al legno, alla ceramica, al cuoio...e per rivivere i vecchi "mestieri di una volta".


LA STORIA

La “Sagra dei Sest” si svolge, da più di trecento anni, il primo fine settimana di settembre. Era nata come semplice mercato di ceste per i lavori agricoli e si teneva nei pressi del santuario della Santissima, alle sorgenti del Livenza. Poi, nel secolo scorso, si è trasferita nel centro storico di Polcenigo ed è diventata l’appuntamento più importante dell’anno.

Quello che oggi é un fiorente mercato del cesto, e di altri articoli confezionati con vimini o giunco, o anche doghe, era un tempo una cosa da poco, una manifestazione spontanea e alla buona, un misero “marcà dei zhestón”, che vedeva ogni anno affluire in paese, alla vigilia della vendemmia, da una parte un ristretto numero di cestai e di bottai, dall’altra i contadini della zona. I primi arrivavano alla piazza del Borc (così è chiamato. ancor oggi. l’abitato posto ai piedi del castello di Polcenigo) su traballanti carrette, dopo un percorso anche lungo e dopo magari aver passato la notte giacendo nell’ampio porticato della chiesa della Santissima, appena fuori del paese.

Particolarmente affezionati all’appuntamento polcenighese della prima domenica di settembre erano i cestai di Rua e di S.Pietro di Feletto, in provincia di Treviso.

Alcuni di loro potremmo addirittura inserirli in una specie di libro d’oro: come Amalia De Martini, che intervenne alla sagra di Polcenigo per oltre settant’anni, o gli altrettanto validi inseguitori Assunta Dal Colle ed Egidio De Martini. Per non parlare dell’ultrasecolare presenza della ditta Piccin di Rua.

II mercatino vedeva dunque una partecipazione ridotta di produttori. Gli stessi prodotti erano limitati per quantità e varietà: quasi tutti, comunque, avevano qualità molto pratiche, giacché erano destinati al lavoro agricolo, come la raccolta delle pannocchie, o all’uso domestico, come nel caso degli attrezzi per la cucina.

Ma vediamo in dettaglio, aiutati da un esperto del luogo (il maestro Cirillo), quali erano le principali attrazioni del mercato lignario di Polcenigo. Sullo stesso carretto di arrivo o ai piedi di esso, il posto d’onore era ovviamente riservato a lui, al zhestón, ossia all’attrezzo che più di ogni altro giustificava e persino determinava, l’appuntamento settembrino. Era, questo, il cesto vero e proprio, confezionato con vimini cui spesso era stata tolta la scorza.

Quest’ultima condizione rendeva i cesti ovviamente bianchi e ne decretava soprattutto un impiego domestico, come quello del trasporto del bucato, ma c’erano anche cesti totalmente scuri, per gli usi più bassi, e altri a strisce bianche e scure alternate, che venivano usati invece per trasportare pannocchie, uva, patate, fagioli, mele e così via.

C’erano poi, per restare nel settore del vimine, altri strumenti di uso comune, come la zhesta, con o senza coperchio, che veniva solitamente impiegata per il trasporto dei viveri o come il van, uno strumento a forma di cappa che, riempito di grano o legumi, veniva ripetutamente scosso per far uscire la pula, o ancora la crìola, cioè una stia a forma di calotta sotto cui trovavano riparo, o venivano costretti, i pulcini. Mancava la gerla, il caratteristico recipiente a forma di piramide rovesciata che, con il nome di cos, trovava invece largo impiego a Meduno e dintorni soprattutto per il trasporto di foglie, fieno o letame.

Nella zona di Polcenigo, le funzioni della gerla erano parzialmente svolte dalla sbrinzhia, un rudimentale cestone formato da due cerchi sovrapposti e distanti fra loro circa mezzo metro e con un diametro quasi doppio.

Da segnalare ancora, nell’ambito del mercato, un settore riservato agli oggetti ottenuti mediante la lavorazione dei tronchi. Alfieri di tale produzione erano soprattutto gli artigiani di Chiut, che creavano in particolare attrezzi per la cucina, fra cui primeggiava la sedón (cucchiaio). La casalinga di Polcenigo poteva tuttavia scapricciarsi, non mancando quasi niente sul tipico carretto a due ruote trainato dalle donne clautane. Ecco allora, opportuna, la serie delle posate: dalla ricordata sedón al pirón (forchetta), alla ciazha (mestolo) ecc.; o quella delle stoviglie: dalla cona (ciotola) al pestasaI co’l pestaròl (mortaio per sale con pestello), al salarìn (saliera), al portauovo, al portapepe ecc. o, ancora, fa serie degli attrezzi per maglieria: daIfarcolaio al fuss, alle baIe de lene (oggetti a forma d’uovo per rammendare calze) .. .

Resterebbero da affrontare i complessi mondi della cantina e della stalla nei quali il legno entrava in misura massiccia: si pensi ai vari tipi di tini e botti, ai gioghi e ai collari, ai sedili e secchi per mungere. Una trattazione che ci porterebbe lontano ...

Negli ultimi anni i prodotti in vimini sono purtroppo diventati sempre di più difficile reperimento; pertanto nel 2002 è stato organizzato un corso per imparare l’arte dell’intreccio che altrimenti rischia di perdersi per sempre. Una sezione della sagra è da qualche anno dedicata ai prodotti dell’artigianato artistico.


Nella vecchia farmacia, ora sede dell'Emporio Solidale, avrà' luogo una offerta straordinaria.
Nella particolare atmosfera retro' di questo negozio storico, si potranno trovare oggetti diversi e curiosi,vintage e di piccolo antiquariato, quadri, orologi  e vecchie lampade.
Per l'occasione non mancheranno anche piccoli cestini di argento, souvenirs di Polcenigo (per tradizione paese dei cesti).
Prosegue, inoltre, l' esposizione di utensili e vecchie pentole di alluminio, raccolte dalle socie volontarie.
Il ricavato, perseguendo le finalita' dell' Associazione " L'impresa nel turismo e' donna" di Polcenigo (promotrice del progetto Emporio  Solidale ), andrà anche a sostegno delle iniziative proposte dalle associazioni Onlus con cui collabora: Ass. Parchinsoniani - Pordenone, Ass. Spashiba -  Milano, Ass.Via di Natale - Aviano.


Scarica qui il programma completo degli eventi.






Per informazioni:

Comune di Polcenigo – tel. 0434 74001
www.comune.polcenigo.pn.it

Pro Loco Polcenigo - Tel. 328 7560465
info@prolocopolcenigo.com

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