Arianna Gasperina
Nata nel 1978 a Pordenone, si è diplomata al Liceo Artistico di Oderzo e dal 1995 si dedica all’attività di scultura.
La vocazione è nata durante l’iter scolastico ed è poi proseguita presso laboratori di valenti artisti.
“La scultura è la mia parola. Il mio scolpire è il raccontarvi, senza filtri, sentimenti ed emozioni che attraversano cuore e anima…talvolta come dolce suono, altre volte come folata di vento o perfino come oceano in bufera, altre ancora invece come lame taglienti, tutti i casi sono forza vitale che fa vibrare ogni singola corda dentro me.
E’ da qui che nascono le sculture. Ogni volume che creo porta con se tutto quel che provo e sono. E’ un vivere la scultura nella scultura.
Non mi basta realizzare la bellezza estetica. In me irrompe il desiderio di esprimere, attraverso la tecnica, bellezza che viene dall’animo, come se questa potesse diventare ‘parola’.
E così nascono corpi che si portano addosso segni di vita densa in cui il sentire è il fondamento.
Sono figure femminili con volti talora androgeni che esprimono forza maschile e dolcezza femminile al tempo stesso.
Il materiale che prediligo maggiormnte è il legno perché è elemento a cui mi sento affine. Esso è un pò metafora della vita dell’uomo. Vive, respira, il tempo lo lavora, lo modifica e lui cambia divenendo via via ancor più prezioso, trasparente al racconto di sè che ne fanno i decenni e perfino i secoli di vita.
Il mio stile scultoreo risulta immediato, talora come fosse uno schizzo. La mia tecnica prevede ampio uso della motosega, strumento ‘brutale’ che lascia incisioni sbrecciate, sporche, con cui creo i pieni e vuoti.
Mi piace poi pensare ad una ‘messa a fuoco’, lavorare finemente solo alcune parti come in uno scatto fotografico che cattura l’attenzione dell’occhio su un punto specifico e il resto è importante per il suo esserci nel non esserci.
Non è facile confrontarsi costantemente con il proprio io interiore perché si è travolti in un vortice continuo che scatena vibrazioni, emozioni che spingono nel petto con violenza.
Questo è il mio comunicare attraverso i volumi per un forte desiderio di condivisione vera con chi osserva le Opere.
Lavoro vari materiali, Legno, Pietra, Bronzo e Terracotta. Dipingo e mentre scolpisco scrivo. Tutto questo è un enorme bisogno di fluire in varie forme di espressione. Un bisogno assoluto di arrivare ‘dentro’ a chi osserva il mio fare. La vita la si costruisce condividendo nelle emozioni e nell’ascolto di se e degli altri.”
Negli anni ha ricevuto riconoscimenti e premi anche a livello internazionale.
La mostra rimarrà aperta fino al 12 aprile con i seguenti orari:
lunedì, mercoledì e giovedì dalle ore 15.00 alle 18:30
martedì e venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00
sabato e domenica dalle ore 15:00 alle 19:00