• Alle 9 – Chiesa parrocchiale di San Giacomo
> Messa in friulano celebrata da Don Italico José Gerometta, accompagnato dal coro ANA Spilimbergo
• Dalle 10 alle 16 – Apertura beni e visite guidate a cura dei volontari FAI Giovani Pordenone
> Chiesa parrocchiale di San Giacomo – via Villa Dote, 9
> Pieve di San Martino d'Asio – inizio sentiero incrocio via del Sole-via Giacomo Fabricio
> Oratorio di San Paolo – piazza Rizzolatti
> Oratorio di San Giuseppe – via della Val Cosa, loc. Dominisia
• Dalle 10 alle 17 – Apertura straordinaria
> Grotte di Pradis e Museo della Grotta – Pradis di Sotto
• Pranzo
> Corona 2.0: menu FAImarathon, per info e prenotazioni cel. 347 6014586 – via Gio Maria Fabricio, 14
> Bar da Andrea – Via Giacomo Fabricio
• Alle 14 – Visita riservata ai Soci FAI
> Casa di famiglia di Odorico Politi – via della Val Cosa, loc. Dominisia, di fronte all'Oratorio di San Giuseppe
(è necessaria la prenotazione, per info: faigiovani.pordenone@fondoambiente.it – possibilità di iscriversi al
FAI in loco)
• Alle 16 – Concerto
> Pieve di San Martino d'Asio
• Giornata intera
> Sacrario Militare di Val da Ros – strada provinciale SP55, da Clauzetto a Pielungo
> Sentieri naturalistici con fontane e lavatoi
> Produttori locali
> Bottega del maestro scalpellino Mauro Zannier – via Sompforchial 1/a
CLAUZETTO Alla scoperta del Balcone sul Friulicon i Giovani volontari del Fondo Ambiente Italiano
Un itinerario inedito tra aperture esclusive, percorsi naturalistici,
preziosi ritrovamenti recenti e perle d'arte e storia
Clauzetto, ottobre 2016 – Come da tradizione, ogni terza domenica d'ottobre, ritorna la FAImarathon, l'evento nazionale
di raccolta fondi promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e organizzato dal Gruppo FAI Giovani di Pordenone, con la
collaborazione della Delegazione FAI di Pordenone. “Alla scoperta di un'Italia diversa” è il motto dell'evento, per
riscoprire i luoghi del nostro territorio, troppo spesso trascurati, sebbene sotto i nostri occhi. Quest'anno l'invito è di
raggiungere Clauzetto, gioiello della val Cosa, incorniciato a nord dalle Prealpi Carniche e aperto a sud sulla pianura
padana, con una vista mozzafiato che nelle giornate più limpide spazia dalle coste dell’Alto Adriatico fino ai Colli
Euganei. Domenica 16 ottobre, dalle 10 alle 16, si terranno aperture esclusive, visite guidate ed eventi collaterali in
una festa che coinvolgerà l'intera comunità clauzettana. La FAImarathon 2016 è resa possibile grazie al prezioso
contributo de Il Gioco del Lotto, main sponsor dell’evento, e CityLife, società impegnata nella riqualificazione dell’ex
quartiere storico della Fiera di Milano, per la prima volta a fianco della Fondazione in qualità di sponsor.
FAImarathon: tra percorsi naturalistici e aperture esclusive
Cinque beni aperti dal Gruppo FAI Giovani Pordenone, di cui uno esclusivo per i Soci FAI; un percorso naturalistico tra
antichi lavatoi e fontane; due eventi speciali; e ancora: piatti della tradizione, artigianato locale e visite guidate. Sono
questi gli ingredienti della FAImarathon 2016, fortemente voluta dal Gruppo FAI Giovani pordenonese, organizzata con il
patrocinio del Comune di Clauzetto e il fondamentale supporto di Vieri dei Rossi, ideatore del gruppo Facebook “Sei di
Clauzetto se...” e consigliere della Pro loco. Un itinerario adatto a tutti: gli escursionisti più esperti apprezzeranno
l'ambiente naturale e la rete sentieristica che si dirama da Clauzetto verso le Prealpi carniche; le famiglie con bambini
potranno passare una piacevole giornata nella natura, accolti dal calore di un borgo autentico mentre gli appassionati di
storia e arte non possono perdersi il prezioso patrimonio e le recentissime scoperte ospitate nelle chiese locali.
Il territorio di Clauzetto – cenni storici
Conosciuto anche con l'appellativo di “Balcone sul Friuli”, grazie alla posizione elevata e aperta sulla pianura friulana,
Clauzetto sorge alle pendici del monte Pala e comprende una serie di frazioni e borgate che conservano l’architettura
vernacolare della tradizione friulana. Territorio dalle radici storiche antichissime, come testimoniano le tracce emerse
dalle Grotte di Pradis, è oggi meta di uno slow tourism alla ricerca di ambientazioni tradizionali e autentiche. Il
ricchissimo patrimonio naturalistico si accompagna ai luoghi d'arte legati alla vocazione religiosa della comunità e alla
presenza di importanti famiglie nobili che nelle diverse epoche hanno commissionato ai più importanti artisti del tempo la
realizzazione di opere e manufatti di alto valore. Le tradizioni locali si declinano in prodotti tipici semplici e gustosi, e
nella maestria artigiana che si tramanda di padre in figlio da generazioni. Infine, anche qui come altrove nella nostra
regione, è ancora vivo il tragico ricordo della Grande Guerra, con l'unico Sacrario Militare della provincia pordenonese, in
Val da Ros.
Le aperture a cura del FAI
Dalle 10 alle 16 (fa eccezione la Chiesa di San Giacomo, che aprirà alle 9 con la messa in friulano celebrata da don
Italico José Gerometta), con orario continuato, i maratoneti della cultura potranno visitare – a fronte di un piccolo
contributo richiesto per la raccolta fondi – i beni aperti per la manifestazione, accompagnati dalle preziose visite guidate
curate dai volontari del FAI. Per le descrizioni dettagliate dei beni aperti e presidiati dai volontari FAI si veda il file
a parte.
• Chiesa parrocchiale di San Giacomo
• Pieve di San Martino d'Asio
• Oratorio di San Paolo
• Oratorio di San Giuseppe
• Casa di famiglia di Odorico Politi
• Sentieri naturalistici con fontane e lavatoi
Altre aperture: Grotte di Pradis e Sacrario Militare di Val da Ros
In occasione della FAImarathon, saranno aperte al pubblico (dalle 10 alle 17) anche le Grotte di Pradis, affascinante
complesso di cavità carsiche scavate dal Torrente Cosa, e relativo Museo della Grotta, della vicina frazione di Pradis di
Sotto (www.grottedipradis.it). Inoltre, sarà visitabile anche il Cimitero militare di Val da Ros, unico Sacrario del
pordenonese, nato in memoria dei caduti italiani e tedeschi che hanno combattuto la Battaglia di Pradis il 5 e 6
novembre 1917; il camposanto si trova lungo la strada provinciale che collega il Comune di Clauzetto con la località di
Pielungo.
Eventi speciali: messa in friulano e concerto alla Pieve di San Martino
In apertura e in chiusura di giornata, due eventi arricchiranno il programma della maratona culturale: alle 9 don Italico
José Gerometta aprirà le porte della parrocchiale di San Giacomo con una m essa in friulano accompagnata dal coro
ANA Spilimbergo. Nella suggestiva cornice della Pieve di San Martino d'Asio, invece, si terrà un concerto di chiusura
evento con avvio alle 16: l'appuntamento è aperto a tutti e non è necessaria la prenotazione.
I sapori della tradizione: dove mangiare
Cultura è anche gastronomia locale, e dunque spazio al gusto! Per rifocillarsi tra una visita e l'altra, il ristorante Corona
2.0, dotato di terrazza panoramica con ampia vista sulla pianura, proporrà un menu FAImarathon a base di balote, il
piatto della tradizione clauzettana, un saporitissimo fagotto di polenta crostinato che racchiude all’interno formaggio fuso
(Asìno o Montasio). Per info e prenotazioni: Corona 2.0, cel. 347 6014586. E per un pasto frugale, il bar da Andrea
proporrà panini, taglieri di affettati e formaggi locali e molto altro.
Gli espositori locali in piazza
In una festa che coinvolge tutta la comunità clauzettana, gli artigiani e i produttori locali esporranno in piazza la propria
merce: tra questi anche il maestro scalpellino Mauro Zannier che terrà aperta la sua bottega per una dimostrazione
pratica della lavorazione della pietra (via Sompforchial 1/a).
Challenge Instagram Uno scatto per FAImarathon: IgersPn in corsa per vincere una fotocamera Canon
Sarà una FAImarathon molto “social” grazie alla partecipazione degli Igers pordenonesi, la community di instagramers
che racconterà l'evento tramite immagini da condividere sul popolare social network. L'occasione sarà particolarmente
ghiotta: dal 10 al 16 ottobre, infatti, gli amanti di mobile photography sono invitati a partecipare al challenge Uno scatto
per FAImarathon, pubblicando immagini originali e suggestive, e utilizzando gli hashtag #unaportaunastoria
#FAImarathon e la menzione @Fondoambiente; lo scatto migliore vincerà una Fotocamera Reflex Digitale Canon EOS
1200D. Tutte le info sul challenge fotografico su faimarathon.it/challenge; per partecipare come Iger alla FAImarathon:
igerspn@gmail.com.
Albergo Diffuso “Balcone sul Friuli”: accoglienza tipica per FAImarathon
Un progetto di ospitalità integrato nel territorio che permette di alloggiare nelle tradizionali abitazioni locali per
un'esperienza di turismo autentico: l'albergo diffuso Balcone sul Friuli offre, in occasione della FAImarathon 2016, la
possibilità di soggiornare a Clauzetto anche una sola notte, a coloro che desiderano immergersi in un week end di relax
e scoperta del territorio. Per informazioni, prezzi e disponibilità: www.balconesulfriuli.it – info@balconesulfriuli.it
A.A.A. “Volontari FAI per un Giorno” cercansi
Il Gruppo FAI Giovani Pordenone cerca ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 35 anni, desiderosi di dedicarsi a un'esperienza di
volontariato unica e contribuire attivamente all’evento. Partecipare in veste di “Volontario per un Giorno” alla
FAImarathon significa ampliare i propri orizzonti e incontrare persone nuove con cui condividere passioni e interessi. Ma
significa anche fare qualcosa d’importante per la nostra bella Italia, scegliendo di proteggerla e valorizzarla, divertendosi!
Per saperne di più e inviare la propria candidatura: faigiovani.pordenone@fondoambiente.it.
Ringraziamenti
Il Gruppo FAI Giovani di Pordenone e la Delegazione FAI di Pordenone desiderano ringraziare i numerosi interlocutori
che hanno collaborato all'evento e senza i quali non sarebbe stato possibile organizzare la FAImarathon 2016: Vieri dei
Rossi, la dottoressa Isabella Reale, Don Italico José Gerometta, l'Amministrazione comunale di Clauzetto e il Sindaco
Flavio Del Missier, Protezione Civile, Pro Loco Clauzetto, Sei di Clauzetto se..., mastro restauratore Michele Pezzutto,
coro ANA Spilimbergo, Instagramers Pordenone, Albergo diffuso Balcone sul Friuli, tutti gli esercizi commerciali e gli
abitanti di Clauzetto per l'accoglienza.
***
Per informazioni
faigiovani.pordenone@fondoambiente.it
Alice Sannia – cel. 338 6040871
Capogruppo FAI Giovani Pordenone
Lalla Gallonetto – cel. 347 9388059
Giada Centazzo – cel. 339 1539095
COSA VISITARE
• Chiesa parrocchiale di San Giacomo – via Villa Dote, 9
Novantotto gradini conducono al punto più alto del Balcone del Friuli: da qui il panorama spettacolare
comprende la vista della borgata di Triviat e della pianura del Tagliamento. La parrocchiale di S. Giacomo, il
cui edificio originario è databile al Quattrocento, è stata riedificata nel corso del Seicento e restaurata in
seguito al sisma del '76. Gli interni in stile barocco ospitano un fonte battesimale del XVII secolo opera di
Giovanni Comuzzo, la cui architettura complessa si compone di motivi ornamentali, alcuni angeli e un San
Giovanni Battista sul sommo, richiamato anche nei sei riquadri intagliati che raffigurano episodi della sua
vita. Meta di pellegrinaggi, a partire dal XVIII secolo, per adorare la reliquia del Preziosissimo Sangue che fu
autenticata dal patriarca di Venezia Lodovico III Foscari, il Santuario attirò per secoli persone affette da
possessioni demoniache che vi giungevano per esserne liberati; da qui, Clauzetto divenne il “paese degli
spiriti”. In tempi recenti, la Chiesa di San Giacomo ha riaccolto la Pala d'Altare di Odorico Politi, raffigurante
San Giovanni Battista: donata dal pittore al paese nel 1824, venne messa in salvo al Museo Diocesano
d'Arte Sacra di Pordenone all'indomani del terremoto del 1976; grazie alla petizione del gruppo Facebook
“Sei di Clauzetto se...”, il dipinto è ritornato a casa dopo quarant'anni di attesa. Infine, sarà possibile
ammirare in anteprima, dopo la cerimonia inaugurale dell'8 ottobre, un prezioso frammento in pietra del
Pilacorte, originariamente scolpito per la chiesa stessa e caduto nell'oblio dopo i rifacimenti seicenteschi
dell'edificio. L'opera, ultimata nel 1523 e riportata alla luce grazie ai recentissimi studi condotti da Isabella
Reale e Vieri dei Rossi, raffigura un angelo inginocchiato e orante affiancato da una decorazione a
candelabra.
• Pieve di San Martino d'Asio – inizio sentiero incrocio via del Sole-via Giacomo Fabricio
Luogo di culto che racconta la storia dei comuni di Clauzetto e Vito d’Asio e chiesa matrice di tutte le
parrocchie della zona, è eccezionalmente aperta al pubblico per la FAImarathon. La Pieve porta le tracce di
almeno quattro edificazioni precedenti quella attuale, probabilmente la prima avvenuta nel X secolo;
all'interno spicca per bellezza di fattura l’altare maggiore di San Martino, il piú monumentale altare lapideo
dello scultore Giovanni Antonio Pilacorte, realizzato negli anni '20 del Cinquecento e oggetto di recenti
interventi di pulizia. La particolarità dell’opera è data dal materiale lapideo, elemento inusuale per la scultura
rinascimentale friulana, che invece optava per l’opera d’arte in legno; il motivo per cui l’altare venne fatto
dorare sta probabilmente proprio nel fatto che si ricercava la somiglianza ad un altare ligneo. Ai lati, due
altari dedicati alla Madonna e a San Martino. I lavori di restauro degli ultimi mesi, cofinanziati dalla
Fondazione Crup e dalla stessa parrocchia di Clauzetto e condotti dal mastro restauratore Michele Pezzutto,
hanno inaspettatamente portato alla luce un affresco inedito, situato sulla parete dell’abside, raffigurante un
Cristo in croce: la scoperta rimette in discussione la storia stessa della chiesa. Per raggiungere la Pieve, un
piacevole sentiero in mezzo al bosco facilmente percorribile in circa quindici minuti di passeggiata
(l'organizzazione mette a disposizione un veicolo per il trasporto di persone con difficoltà deambulatorie);
lungo il tragitto si incontrano i resti della frana del Monte Corona che nel marzo del 1914 travolse alcuni
edifici della borgata Triviat, sconvolgendo l'intera vallata.
• Oratorio di San Paolo – piazza Rizzolatti
Costruito nei primi decenni del 1700, gli stessi anni in cui veniva riedificata la chiesa di San Giacomo,
l’Oratorio ospita al suo interno un'acquasantiera del 1515 realizzata da Giovanni Antonio Pilacorte, destinata
però alla chiesa parrocchiale (lo si evince dal fatto che sul dado è rappresentato San Giacomo). La pala
d’altare del maestro veneto Pietro Moretti raffigura San Paolo: non è chiaro se la dedica a San Paolo sia
avvenuta solo in seguito alla costruzione della pala o se la dedica fosse già presente al momento
dell'edificazione della chiesa e questa pala ne sia solo il suggellamento, in quanto san Paolo protettore dei
lavori umili.
• Oratorio di San Giuseppe – via della Val Cosa, loc. Dominisia
In località Dominisia, il piccolo oratorio di San Giuseppe è il punto d'arrivo del piacevole sentiero Laurinçut: la
cappella, originariamente di proprietà della famiglia Politi, presenta degli interni semplici e una copia del S.
Giuseppe, la cui versione originale è conservata all'interno di S. Giacomo. Nella piccola borgata sono
numerosi gli esempi di architettura vernacolare: abitazioni costruite in pietra, dai caratteristici ballatoi in legno
e scale esterne, le cui facciate sono esposte secondo il soleggiamento della vallata; gravemente danneggiati
dal terremoto, verranno segnalati dai volontari FAI anche gli edifici riparati grazie al famoso Art. 8 (Legge
Regionale n. 30 del 20 giugno 1977) strumento fondamentale che ha reso possibile il cosiddetto “modello
Friuli” per la ricostruzione post-sismica.
• Casa di famiglia di Odorico Politi – via della Val Cosa, loc. Dominisia
Sempre il località Dominisia, di fronte all'Oratorio di San Giuseppe, sarà visitabile in esclusiva per i Soci FAI,
la casa dominicale della famiglia di Odorico Politi, che a Clauzetto controllavano i traffici e lo smercio del
legname lungo il fiume Arzino e nel tratto di sua confluenza nel Tagliamento. Gli interni dell'edificio ospitano
gli arredi tradizionali delle abitazioni clauzettane, con pregiato mobilio antico. Grazie alla preziosa
collaborazione degli eredi della famiglia Politi, la casa sarà visitabile in un'unica visita guidata a lle 14, e solo
su prenotazione per i Soci FAI (faigiovani.pordenone@fondoambiente.it, posti limitati, possibilità di iscriversi
al FAI in loco).
• Sentieri naturalistici con fontane e lavatoi
I beni aperti in occasione della FAImarathon sono visitabili seguendo gli itinerari pedonali che collegano il
centro del paese con le vicine borgate, toccando le antiche fontane e i lavatoi, un tempo elementi
fondamentali della vita rurale. Gli eccezionali interventi di pulizia e ripristino di fontane, muri a secco e
sentieri (tra cui l'antico sentiero del Tul, fino a fine 1800 unico collegamento con Clauzetto) portati a termine
dai volontari della Pro Loco, permettono di godere della bellezza del paesaggio naturalistico della località,
con scorci sulla pianura friulana e sui torrenti affluenti del Cosa. In particolare, sono le due fontane – del
Laurinçut e del Pucit – i due punti di interesse principali, luoghi di incontro per la collettività dove si
abbeverava il bestiame e si prendeva l'acqua per l'uso domestico.